Riccardo Fogli
Il Maestro Riccardo Fogli è nato a Pontedera (PI) e la sua carriera musicale inizia quando alle scuole medie l’insegnante di musica si accorge delle sue straordinaria capacità di leggere le note. Riccardo, sostenuto dal papà Dante e dalla mamma Meri, inizia a studiare con il maestro Santarmecchi, a Montecarvoli, pagando duecentocinquanta lire l’ora.
Impara a suonare il basso elettrico, uno strumento ritmico che gli consente di controllare la voce. Esordisce come frontman e bassista degli “Smilzi”, una rock band formatasi a Piombino nel 1961, che cambierà il nome il nome in “The Slenders & Tony Rio” per presentarsi nel 1965 al Festival degli sconosciuti di Ariccia.
L’occasione di fare il grande salto nella musica leggera italiana capita a Riccardo in occasione di una esibizione con il suo gruppo al “Piper-Club di Milano”. Viene notato dai “Pooh”, guidati allora da Valerio Negrini e Mauro Bertoli. Loro hanno bisogno di un bassista mentre il gruppo degli Slenders si sta disgregando. I Pooh chiedono a Riccardo Fogli di aggregarsi a loro al posto di Gilberto Faggioli, oramai destinato a lasciare la formazione che accetta, mentre gli Slenders ottengono in cambio un contributo economico per il pagamento di un furgone.
Riccardo inizia a lavorare con i Pooh nel 1966 e l’avventura nel complesso durerà soltanto sette anni, colmi di successo, e sarà determinante per la formazione e per il futuro del cantante.
Il primo album dei Pooh esce nell’autunno del 1966: si chiama “Per quelli come noi” e contiene, tra l’altro, il brano “Nel buio”, una cover della canzone “I looked in the mirror”.
Successivamente, Mauro Bertoli lascia la band, che diventa un quartetto: seguono singoli di successo cantati dal Maestro Fogli come “Piccola Katy” e “In silenzio”, mentre nel 1969 viene pubblicato l’LP “Contrasto”, dove il cantante toscano è a tutti gli effetti il leader vocale.
La canzone che di quel periodo e della sua vita che Riccardo Fogli ama di più è “Piccola Katy”, un brano ispirato a un fatto realmente accaduto, che egli ha inserito nel suo repertorio personale, e che non manca mai di eseguire in occasione dei tour che compie in ogni parte del mondo.
I Pooh infatti dedicarono la canzone alla giovane Ketty Marzari di Schio, che all’età di ventuno anni fu coinvolta in un incidente stradale restando in coma.
Nel 1970 è la volta di “Memorie”, in cui appare evidente come l’unica voce dei Pooh sia Riccardo Fogli e per Roby Facchinetti e Valerio Negrini c’è poco spazio.
Nel giugno dello stesso anno, per altro, Fogli debutta come solista con “Zan zan/I 10 comandamenti dell’amore”, 45 giri che incide con il nome d’arte “Renzo” in compagnia di Viola Valentino.
Poco dopo, il 45 giri “Tanta voglia di lei” dei Pooh si affianca Dody Battaglia a Riccardo Fogli. Riccardo canta da solo, invece, “Pensiero” e “Che favola sei”, ma nell’album “Opera prima” il ruolo di comprimario inizia a stargli stretto: per questo Fogli nel 1973 prende la decisione di lasciare la band di Pooh.
Dopo la rottura con i Pooh Riccardo comincia ad esibirsi come solista.
Nel 1974, al Festival di Sanremo con la canzone “Complici” e nel 1975 partecipa a “Un disco per l’estate” con il singolo “Guardami”.
Nel 1976 grazie a “Mondo”, 45 giri che gli permette di tornare in auge, di prendere parte al “Festivalbar” e di aggiudicarsi il Disco Verde. Segue la pubblicazione di “Riccardo Fogli”, il suo secondo LP, che tra l’altro comprende una rivisitazione della canzone “In silenzio”. Nel 1977 tocca a “Il sole, l’aria, la luce, il cielo”, che include brani quali “Il giorno comincia qui” e “Anna ti ricordi”: la poetessa Carla Vistarini si occupa dei testi della maggior parte dei brani.
L’anno successivo viene pubblicata “Io ti porto via”, raccolta seguita, nel 1979, dal singolo “Che ne sai”, un successo che arriva ai primi posti in classifica. Nello stesso anno dovrebbe uscire “Matteo”, un disco prodotto da Fogli con la collaborazione di Marcello Aitiani, ma l’album viene fermato perché troppo diverso rispetto al genere a cui l’artista ha abituato il pubblico fino a quel momento.
Nel 1980 Riccardo Fogli incide l’LP “Alla fine di un lavoro”, che include il singolo “Ti amo però”, mentre l’anno successivo viene pubblicato “Campione”, da cui è estratto il singolo “Malinconia”, vincitore del Disco di Platino, del Telegatto e della Vela d’Oro.
Nel 1982 partecipa al Festival di Sanremo con il meraviglioso brano “Storie di tutti i giorni” con il quale vincerà il Festival consacrandosi al grande pubblico come cantante solista, brano che vince il Disco d’Oro, il Premio Radio Corriere TV e il Telegatto, e permette a Fogli di partecipare all’“Eurovision Song Contest”.
Nel 1991 torna a Sanremo con “Io ti prego di ascoltare”, brano inserito nell’album “A metà del viaggio”, per poi riproporsi all’Ariston anche l’anno seguente con “In una notte così”.
Dopo “Fogli su Fogli”, disco unplugged del 1995, nel 1996 Riccardo è di nuovo a Sanremo con “Romanzo”.
Nel 2004 Fogli prende parte a “Music Farm”, reality show presentato su Raidue da Amadeus, vincendo e ottenendo la possibilità di pubblicare un CD con le interpretazioni dei brani cantati nel corso del programma.
L’anno successivo registra il primo album di inediti del secondo millennio, “Ci saranno giorni migliori”, in cui la maggior parte dei pezzi è scritta da Gatto Panceri.
Nell’estate del 2010 viene pubblicato “Fogli di vita e di musica”, la prima biografia dedicata a Riccardo Fogli, scritta da Fabrizio Marcheselli e da Sabrina Panti.
Nel 2013 parte a “Tale e Quale Show”, talent di Raiuno presentato da Carlo Conti.
Nel 2016 è avvenuto l’incontro tra i componenti dello storico complesso dei Pooh e Riccardo Fogli ha partecipato alla reunion in occasione dei cinquant’anni di carriera dei Pooh. Si è trattato di un evento fantastico e commovente dove tutti e cinque i musicisti si sono ritrovati affiatati e vicini come se non si fossero mai lasciati.
Nel 2018 al Mediolanum Forum di Milano ed Palalottomatica di Roma si è tenuto un fantastico concerto “Insieme” di Riccardo Fogli e Roby Facchinetti dove i due Maestri hanno cantato insieme sul palco otto inediti e tre brani storici delle rispettive carriere, incisi già in disco.
Nel 2018 partecipano insieme al Festival di Sanremo in un duo emozionante senza tempo con il brano “Il segreto del tempo” dove;
“Ci sono giorni in cui muori dentro, e non lo sai perché volevi cambiare il mondo che non cambia
mai…… caro amico chiedi al cuore, lui ti ricorderà che il segreto del tempo è che il tempo perdona
chi tutto alla vita si dà”.