Red Canzian
Nome d’arte del Maestro Bruno nato a Quinto di Treviso e dopo aver passato a Quinto l’infanzia e a Treviso l’adolescenza, si avvicina alla chitarra. A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta inizia a prende parte a diversi concorsi, prima di entrare nei “Prototipi”, una band che raduna alcuni dei suoi amici di infanzia.
Quindi, con i compagni suona nei locali per un’estate intera e successivamente la band cambia il proprio nome in Capsicum Red e la stessa partecipa nel 1971 al Festivalbar.
La band, però, nel giro di breve tempo si scioglie, dal momento che alcuni dei suoi membri sono richiamati al servizio di leva. A quel punto Red Canzian per qualche tempo suona con gli Osage Tribe, per poi effettuare un provino per i Pooh.
Il gruppo dei Pooh è in cerca del bassista che dovrà prendere il posto del Maestro Riccardo Fogli, ma nonostante abbia provinato più di trecento musicisti non è ancora riuscito a trovare la persona giusta. Il 15 febbraio del 1973 Canzian svolge un’audizione nella lavanderia di un albergo di Roncobilaccio anche se in vita sua non ha mai suonato il basso: nonostante ciò mette in mostra il suo talento con un Fender bianco che era stato lasciato da Fogli.
Quindi, dopo alcune prove a Roncobilaccio, Red Canzian entra a far parte ufficialmente dei Pooh, esordendo al loro fianco in una tournée negli Stati Uniti. Tornati in Italia, il gruppo registra il disco “Parsifal”, con Red che si occupa delle parti vocali di “Solo cari ricordi” e “Come si fa”, ma anche della prima e dell’ultima strofa di “L’anno, il posto, l’ora”. Nell’album “Un pò del nostro tempo migliore”, invece, interpreta “Il tempo, una donna, la città” e “Eleonora mia madre”. Mentre in “Forse ancora poesia” non canta mai, per colpa di alcune divergenze con Giancarlo Lucariello.
Dopo aver scritto alcuni brani per il duo Genova & Steffen, Red inizia a scrivere diversi pezzi per i Pooh. E’ il caso di “Susanna e basta”, del 1979, e di “Gatto di strada”, dell’anno successivo, ma anche di “Replay”, di “Colazione a New York” e di “Lettera da Berlino Est”.
Negli anni Ottanta Red scrive anche “Stella del sud” e “Amore e dintorni”. Nel 1986, inoltre, registra “Io e Red”, il suo primo LP da solista, a cui prendono parte Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri e Paolo Conte.
Nello stesso periodo, Red Canzian scrive “Rosso Natale” e “Sogno messicano”, che la Rai sceglie come sigla per le trasmissioni dei campionati mondiali di calcio.
Nel 1986 riceve dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.
Nel 1990 con i Pooh vince i Festival di Sanremo con il brano “Uomini soli”.
Nel 2000, per la prima volta nella storia dei Pooh un singolo destinato al commercio – “Stai con me” è scritto da Red. In seguito Red compone il brano “Portami via” e successivamente il pezzo “Capita quando capita”.
Nel 2010 Red presenta al pubblico in qualità di direttore la Fondazione Q, che senza scopo di lucro produce i primi progetti discografici di giovani musicisti.
Nel 2012 pubblica “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto”, libro autobiografico in cui racconta la storia della propria vita e nel 2014 registra “L’istinto e le stelle”, il suo secondo disco da solista, con dodici pezzi inediti, anticipato dal singolo “Ogni giorno è un altro giorno che ti amo”.
Nel 2017, sempre con la figlia Chiara, ha pubblicato il libro “Sano vegano italiano: storie e ricette”.
Nel 2018 si presenta come solista al Festival di Sanremo con il brano “Ognuno ha il suo racconto” scritta da Red Canzian e Miki Porru è una canzone che chiede ‘vita’ per poter essere interpretata: “Ognuno ha il suo racconto, ne ho percorsi di chilometri, ne ho scampati di pericoli…” dice il brano che Canzian ha presentato al Festival sul palco dell’Ariston.
Un pezzo davvero molto personale “Ho sbagliato ho pregato e ho pianto, poi ci ho preso ho capito e ho vinto” che ha emozionato il pubblico e la critica con un’interpretazione magistrale da parte del Maestro Red Canzian.