Renzo Arbore
Nome d’arte del Maestro Lorenzo Arbore nato a Foggia, grande conduttore radiofonico e televisivo, musicista autodidatta, istrione talentuoso ed eclettico ed inoltre ottimo regista.
Dopo una breve carriera da giornalista e critico musicale si rivela al grande pubblico a metà degli anni sessanta con alcune trasmissioni radiofoniche come “Alto gradimento” e “Bandiera gialla” e televisive come “L’altra domenica, Tagli ritagli e frattaglie e Quelli della notte”. Il suo approccio ai media è parodistico e futurista con la creazione di trasmissioni neanche immaginabili tra gli addetti ai lavori, basate sull’improvvisazione di artisti emergenti diretti in trasmissione dal grande Maestro Arbore. Nella stagiono 1987-88 con la trasmissione “Indietro tutta” raggiunge un successo ineguagliabile con un grande varietà che esalta le sue caratteristiche di talent scout con ampia visione sul futuro. E’ merito del Maestro Arbore rivelare al grande pubblico una serie di nuovi artisti tra i quali non si può dimenticare il candidato al Nobel Roberto Benigni. Dalla metà degli anni ottanta gira il mondo con la sua Orchestra Italiana, proponendo una geniale rivisitazione corale del patrimonio della canzone Napoletana. Al Festival di Sanremo sfiora la vittoria nel 1986, arrivando secondo, con la canzone “Il clarinetto” che presenta una melodia meravigliosa ed un testo degno del grande Maestro Arbore. Nel 1988 scrive la canzone “Una carezza d’aiuto” per Stefano Palatresi che si classificherà secondo nelle nuove proposte del Festival. Nel 1990 è autore del brano “La lambada strofinera” cantata da Armando De Razza che arriverà in finale tra le Novità.
E’ proprio ascoltando le parole del Maestro Renzo Arbore, che evidenziano l’importanza della musica e della canzone italiana nel mondo, che i promotori di questo Museo del Festival di Sanremo sono incentivati a creare questo Museo che vuole rafforzare il “Brand” della musica e canzone italiana nel mondo esportando e valorizzando il “Made in Italy” della musica e della canzone italiana.
Per questo il Museo del Festival ringrazia di cuore il Maestro Arbore per la sua collaborazione, per i suoi preziosi consigli e per aver donato il calco della sua mano al Museo.