Toto Cutugno
Nome d’arte del Maestro Salvatore Cutugno nato a Fosdinovo (Massa-Carrara) che a soli tredici anni partecipa ad un concorso regionale al quale si classifica terzo.
Negli anni ’60 fa le sue prime esperienze suonando la batteria in vari gruppi, tra cui i “Nostradamus”, i “Cocci di vaso” e gli “Accadimenti Terapeutici” e “Ghigo e i goghi”.
Nel 1976 calca per la prima volta il palco del Casinò di Sanremo e partecipa al Festival con il gruppo degli “Albatros” presentando il brano “Volo AZ504” che si classifica terza.
Nel 1977 partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Gran premio”.
Nel 1978 partecipa come solista con la canzone “Donna donna mia”, che diventerà poi sigla del programma “Scommettiamo?” di Mike Bongiorno ed, inoltre, scrive “Soli” per Adriano Celentano.
Nel 1979 incide “Voglio l’anima”, seguita dall’omonimo album.
Nel 1980 partecipa al Festival con la canzone “Solo noi” ed arriva primo vincendo il Festival con un grande successo sia del pubblico che della critica.
Subito dopo vince il Festival di Tokyo con “Francesca non sa”, partecipa al Festivalbar con “Innamorati” e vince il Festivalbar in qualità di autore del brano “Olimpic Games”, cantato da Miguel Bosè. Nello stesso anno incide “Flash”, sigla dell’omonimo programma di Mike Bongiorno.
Il secondo album di Toto Cutugno esce nel 1981 e si intitola “La mia musica”. Due anni dopo, è il 1983, torna al Festival di Sanremo per presentare la canzone “L’italiano”.
Nel 1984 torna al Festival e si classifica secondo con il brano “Serenata”. L’anno seguente è ancora secondo come autore di “Noi ragazzi di oggi”, presentata da Luis Miguel. Intanto pubblica il singolo “Mi piacerebbe andare al mare il lunedì”.
Nel 1986 si presenta a Sanremo con la canzone “Azzurra malinconia” e nel 1987 con il brano “Figli”. Nello stesso anno sono ben tre altri suoi brani che concorrono a Sanremo: “Io amo”, cantata da Fausto Leali, “Il sognatore”, cantata da Peppino Di Capri e “Canzone d’amore”, cantata dai Ricchi e Poveri.
La collezione di secondi posti sanremesi si arricchisce notevolmente nei tre anni successivi: i brani sono “Emozioni” (1988), “Le mamme” (1989) e “Gli amori” (1990), quest’ultima interpretata assieme al grande Ray Charles. Nel 1989 conduce sulla Rai la trasmissione “Piacere Rai Uno”.
A Zagabria nel 1990 vince l’Eurofestival con il brano “Insieme 1992”.
Nel 1991 sarà presentatore a Roma della manifestazione Eurofestival assieme a Gigliola Cinquetti.
Nel 1992 esce il disco “Non è facile essere uomini”.
Torna al Festival della canzone italiana nel 1995 con “Voglio andare a vivere in campagna” e nel 1997 con “Faccia pulita”. Nel 1998 è in tv con “I fatti vostri”.
Nel 2005 torna al Festival di Sanremo al fianco di Annalisa Minetti con “Come noi nessuno al mondo”: per la sesta volta in carriera Cutugno raccoglie un secondo posto.
Ritorna al Festival nel 2008 con la canzone “Come un falco chiuso in gabbia” e nel 2010 con il singolo “Aeroplani”; durante la serata dedicata ai duetti viene accompagnato da Belen Rodriguez.
Attualmente ovvero nel 2018 il Maestro Toto Cutugno continua i suoi tour mondiali di grande successo e si accinge a registrare un suo nuovo disco che uscirà a breve.